Coniglio alla cacciatora: ingredienti, ricetta e dove mangiarlo
Il coniglio alla cacciatora è un piatto tradizionale della cucina italiana. La ricetta è diffusa in tutta Italia e ciascuna zona presenta la propria ricetta peculiare. Seppure sembra non si possa propriamente parlare di una ricetta originale, è la Toscana a rivendicare le origini di questo antico piatto. Questa regione è la patria dei sapori più antichi e intensi della penisola italiana e non sorprende che la diffusione di un piatto del genere sia partita proprio da qui.
L'origine del nome
Il coniglio alla cacciatora deve il suo nome agli aromi utilizzati per insaporire il piatto, tipicamente aglio, rosmarino e alloro. Questi, infatti, erano i condimenti che i cacciatori utilizzavano per insaporire le prede appena cacciato.
Coniglio alla cacciatora bianco o al sugo?
Le due varianti principali della ricetta del coniglio alla cacciatora sono in bianco o con passata di pomodoro. La ricetta toscana preferisce la versione al sugo, con l’aggiunta di olive che diano colore al piatto. A Roma, invece, la versione in bianco è molto più diffusa e spesso il coniglio è accompagnato da funghi.
Gli ingredienti
La ricetta prevede l’utilizzo del coniglio, carne bianca molto apprezzata per il suo alto contributo proteico a fronte di una spesa piuttosto contenuta. Esistono più varianti in base al tipo di carne utilizzata. La più comune è sicuramente il pollo, ma in Toscana è molto diffuso anche il cinghiale alla cacciatore, ne abbiamo parlato qui, leggete il nostro articolo!
Un ingrediente molto importante per preparare il coniglio alla cacciatora è il vino con il quale viene sfumata la carne e lasciata cuocere lentamente. Le ricette più antiche prevedono l’utilizzo del vino bianco, nonostante gli esperti in materia affermino che il vino rosso sia l’ideale per esaltare il gusto delle carni bianche. Coniglio alla cacciatora: storia della ricetta toscana L’aggiunta di altri ingredienti dipende molto dal territorio in cui ci si trova. La ricetta toscana prevede l’utilizzo di cipolla, sedano e carote, ma in altre regioni si è soliti aggiungere acciughe, capperi o limone. In sostanza, originariamente il cacciatore o chi cucinava il coniglio si serviva degli ingredienti che aveva a portata di mano, per questo la ricetta cambia nettamente a seconda della regione. Non è forse questo il bello delle ricette tradizionali? Dove mangiare il coniglio alla cacciatora toscano più buono
La prima scelta che vi consigliamo è Il Conventino, uno dei migliori ristoranti a Calci. Questa location vi offre un’esperienza immersa nella natura accompagnata da ottimo cibo tipico.
Vi garantiamo che tutti i piatti a base di coniglio, magari accompagnati da un buon calice di vino, non vi lasceranno delusi! Se vuoi saperne di più su Calci e sul ristorante Il Conventino, dai uno sguardo al tour che abbiamo preparato per te!
A Lucca invece abbiamo scovato l’Osteria da Rosolo. Questo ristorante situato nel cuore della città offre un coniglio alla cacciatora da accompagnare con polenta e cucinato in umido con olive, pomodoro e rosmarino. Una sfiziosità assicurata, provare per credere.
Al di fuori del centro storico di Grosseto, troverete questa piccola trattoria con pochi tavoli. Lasciatevi stupire dalla cucina genuina del locale, e ovviamente, da uno dei suoi piatti forti, il coniglio!
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