Ragù di cinghiale, una ricetta toscana basata su un animale campestre
Una buona alternativa al classico ragù è sicuramente quella di cinghiale. La storia di questo animale ha vissuto periodi di alti e bassi nel nostro Paese prima di giungere al successo che oggi lo vede spesso protagonista di deliziose ricette. Ai tempi dei nostri antenati Romani, la distinzione tra maiale e cinghiale era ridotta, tanto che il loro allevamento allo stato brado e la loro preparazione erano sostanzialmente gli stessi. Non riuscendo mai a riscuotere notevole successo nel nostro Paese, il nostro mammifero giunge ai primi del ‘900 relegato a determinate regioni quali la Maremma e la Sardegna.
Il boom economico che coinvolse l’Italia durante la seconda metà del secolo giovò all’animale, che ricominciò a popolare quelle aree oramai abbandonate in nome di una forte urbanizzazione. Oggi il cinghiale popola molte aree della nostra penisola oltre alla Toscana, giungendo persino a volte ai piedi delle nostre città.
Cinghiale toscano. Credits to Sassoferrato TV. Foto originale. licenza
Il ragù di cinghiale: tra pappardelle e tagliatelle un sugo selvatico
Le pappardelle e le tagliatelle al ragù sono sicuramente un piatto iconico del nostro Paese. Tale successo è dovuto alla maestria italiana nella preparazione della pasta e nell’allevamento curato degli animali. Per tale motivo, il ragù di cinghiale è diventato un’ottima variante del classico ragù: cinghiali che popolano la Maremma toscana vengono infatti allevati e poi impiegati in numerosissime ricette basate sul gusto selvatico dell’animale.
Sebbene con una stazza tra i 100 e i 350 kg questo animale possa risultare simile strutturalmente al maiale, non si può certo dire lo stesso del suo gusto a tavola. Il suo sapore si pone nel mezzo tra quello della carne suina e quello della cacciagione, donandogli un gusto particolarmente forte che può essere più o meno apprezzato
Pappardelle al ragù di cinghiale. Credits to Matthew Mendoza. Foto originale. licenza
Ingredienti e varianti del ragù di cinghiale
Ed eccoci finalmente giunti agli ingredienti fondamentali che compongono questo particolare ragù. Tra le molte varianti che è possibile trovare, di seguito vengono elencati gli ingredienti che compongono la ricetta più classica:
Ragù di cinghiale. Credits to panciapiena.com. Foto originale. licenza
I migliori ristoranti per assaporare il ragù di cinghiale
Questo ristorante di Montalcino si trova sul vecchio Frantoio del paese. All’interno il sasso faccia vista lo rende molto semplice e accogliente, mentre la grande terrazza offre una vista incantevole sul paesaggio tipico toscano.
I pici al ragù di cinghiale e la ribollita sono indubbiamente il pezzo forte di questo ristorante. Per i più tenaci, consigliamo anche il grande antipasto di gustosi salumi toscani.
L’Osteria La Toscana a Pisa rappresenta un’ottima scelta per chi vuole apprezzare una cucina ottima, tipica e casereccia.
Le pappardelle al ragù di cinghiale sono indubbiamente un must, per non parlare della tagliata al rosmarino. Altre pietanze di terra come il coniglio, funghi, agnello o salsicce compongono un menù decisamente ricco di un sapore tanto ricco quanto tradizionale.
A Siena la nostra guida ha deciso di proporre la Taverna di Cecco, un ristorante piccolino ma accogliente. La rusticità del locale è accompagnata da abbondanti piatti tipici.
Tra i vari piatti vi consigliamo come prima portata i pici con ragù di cinghiale, seguiti poi da un buon maialino arrosto. I coperti non sono numerosi, quindi vi consigliamo di prenotare nel caso voleste provare questa meta. Se, oltre a gustare il gusto del cinghiale nel ristorante, siete interessati a vivere una giornata all'insegna della cultura toscana, la nostra guida ha preparato per voi un godereccio tour di Siena!
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